Winning is not leading
In molte famiglie con preadolescenti e adolescenti pare che non ce la si passi molto bene: e non parlo di quella piccola conflittualità che da sempre caratterizza la convivenza di generazioni diverse sotto lo stesso tetto.
Stavolta ho giocato quasi in casa: ho appena concluso il primo dei tre incontri multimediali per genitori e formatori dell'unità parrocchiale 'Salerano, Casaletto Lodigiano, Mairano e Gugnano' della diocesi di Lodi.
Ecco, appena terminato, il presepe di casa sulla pubblica via.
Il caso non esiste nella società globale, nemmeno nell'industria musicale in cui pochi soggetti globali sono in grado di muovere persino i confini del bene e del male attraverso quel potentissimo linguaggio che è la musica, fruita nella solitudine di una smartphone in età sempre più precoce.
Nelle serate del 25 e 26 novembre ho avuto il piacere di tenere due incontri di formazione per i genitori degli studenti dell'Istituto Comprensivo di Casalpusterlengo: «Quello che (a)i figli non dicono».
Tutto pronto per iniziare alle 17:00 la sessione online come relatore al convegno «Piaccio, dunque sono? La nuova etica giovanile tra relazioni fisiche e 'virtuali'», organizzato dalla sezione «Tommaso Moro» di Terni dell'Unione Giuristi Cattolici Italiani con il patrocinio della Diocesi di Terni-Narni-Amelia.
Il 25 novembre si celebra la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Esistono molti tipi di violenza, da quella fisica di cui si parla a quella verbale di cui si parla meno. Per i ragazzini troppo bambini è ormai abbastanza comune ascoltare i loro idoli musicali de-cantare pornograficamente una donna, 'sottometterla' verbalmente, trattarla da oggetto di piacere e come una preda tribale.
Anche i giovani-adulti sono attratti dai trenta secondi di gloria che i social offrono, Tik Tok e Instagram in particolare. Capita così che si prestino a promuovere condotte discutibili con una leggerezza inquietante e che, normalizzate, diventano rapidamente modello culturale per i più piccoli.
Sono appena uscito dall'incontro di formazione con una 'terza media' dell'IC di Casalpusterlengo (LO), che fa parte di un ciclo di 3 incontri per ragazzi e genitori.
«È stato fermato un sospetto per l'incidente di Waukesha, Wisconsin, dove un Suv ha travolto la folla» uccidendo 5 persone e ferendone oltre 40, tra cui diversi bambini presenti alla parata di Natale. «Lo conferma Dan Thompson, capo della polizia, secondo il quale il veicolo della strage è stato sequestrato» [Il Messaggero].