Il silenzio dei buoni genera mostri
«Comprare azioni Leonardo per cavalcare guerra in Ucraina»: il titolo di 'Borsainside' ha il merito di parlare chiaro, senza buonismi di facciata. Il Capitale è così, senza emozioni se non una: la paura, anzi il panico da perdita.
Il celebrante che canta un brano di musica leggera non è una novità assoluta. Già nel 2015 il Vescovo di Noto, mons. Antonio Staglianò, aveva fatto l'omelia per la Messa dei cresimandi cantando Noemi e Mengoni e se ne era parlato molto.
Succede in Germania: un manifesto pubblico ritrae una giovane mamma che allatta un infante e vicino a sé un altro bambino piccolo.
Il successo di numeri del Festival è accertato, a meno che non si voglia mettere in discussione il sistema Auditel, magari con ricerche sociometriche come si fa per il gradimento settimanale dei partiti.
Il mio 'premio' per il miglior testo di Sanremo 2022 (personale, a distanza e puramente intellettuale) va a Giovanni Truppi per "Tua padre, mia madre, Lucia".
A chi si scandalizza per Achille Lauro a Sanremo che usa il sacro per, appunto, scandalizzare, consiglio di andare nei telefonini di figli e nipoti (bambini, preadolescenti e adolescenti) ad ascoltare le canzoni che passano.
«In questa stanza siamo in due e forse siamo troppi. Fucile TAC-338, carica e scarica. Non sentirai più niente dopo questi colpi». Recita così un passaggio del testo di «No boyfriend», tratto da «Yang», ultimo album dell'artista Highsnob, invitato al Festival di Sanremo 2022 dove si esibirà insieme a Hu.
Tik Tok è la popolarissima App globale cinese, conosciuta, consultata o utilizzata dalla quasi totalità di preadolescenti, adolescenti e anche da numerosi bambini e bambine.
Il 25 novembre si celebra la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Esistono molti tipi di violenza, da quella fisica di cui si parla a quella verbale di cui si parla meno, a quella cantata di cui non si parla per nulla.
«A scuola in gonna, maschi e femmine, senza distinzione». Secondo Federico Contini, 18 anni, rappresentante d’istituto del Liceo Zucchi di Monza, «l’obiettivo dell’iniziativa è duplice: "Da un lato vogliamo abbattere lo stereotipo del maschio macho che non deve piangere. E dall’altro vogliamo combattere la sessualizzazione del corpo femminile» [La Stampa].