Il silenzio di fronte al male è male di per sé.
Non parlare è parlare. Non agire è agire. (D. Bonhoeffer)

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Dalla metà dell’Ottocento, con l’espressione questione sociale si è soliti indicare l’insieme delle problematiche economiche, politiche e culturali generate dai profondi mutamenti legati allo sviluppo industriale.

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Torna il DEF – Davoli Educational Festival, il percorso formativo dedicato ad approfondire il tema dell’educazione nel tempo delle rivoluzioni mediali.

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«Un reel su Instagram da 450mila visualizzazioni, 8mila like e oltre 1.200 commenti: il talento di don Alberto Ravagnani come influencer da 270mila follower è indiscusso, ma la sua ultima uscita ha fatto il botto con il passaggio del 32enne sacerdote milanese autentico fenomeno social a testimonial di un integratore per chi fa vita attiva. 

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Ci sono argini che non si possono spostare o togliere senza conseguenze. Ce n’è uno particolarmente significativo: quello tra l’infanzia protetta e l’adultità protettrice, ormai caduto sotto i colpi invisibili e silenziosi della smartphonizzazione dell’infanzia.

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Tra le tracce proposte nella prima prova della Maturità 2025, quella dedicata al tema dei social media presenta una tesi che contiene alcune affermazioni che meritano un approfondimento.

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La primavera è tempo di prime comunioni e, con la prima comunione, non di rado arriva in regalo uno smartphone, la cui consegna rappresenta ormai un rito di iniziazione.

Per capire come suona l'orchestra della comunicazione mainstream prendo spunto dalla partecipazione dei «La Sad» all'ultimo Festival di Sanremo con la canzone «Autodistruttivo». 

Chi pensa che il rapporto tra denaro facile, social network, promozione dei prodotti e condotte disperatamente devianti non esista, dopo questa doppia storia potrebbe anche ricredersi.

Per far fonte all'invecchiamento della popolazione giapponese e per lasciare spazio ai giovani, il professor Yusuke Narita dell'Università di Yale (Connecticut-USA) ha suggerito ai suoi vecchi il «seppuku»: in sostanza, un suicidio di massa. 

Per un evento musicale, credo che 7 note siano il massimo consentito: anche a rischio di non essere esaustivo, provo comunque un'analisi dell'episodio sanremese che ha visto protagonista il giovane artista Blanco che ha devastato i fiori del palco e altri accessori. Parlo e scrivo dell'episodio, del fenomeno e non della persona.