È essenziale, in ogni piano educativo e pastorale, porsi l’obiettivo primario di conoscere i compagni digitali dei ragazzini, sempre più bambini, lasciati soli ad affrontare un mondo disinteressato al loro bene.
Da qualche settimana si sentono in giro esperti che, nella convinzione di dire cose nuove, sostengono che lo smartphone non andrebbe dato ai bambini sotto una certa età.
Lo smartphone sta diventando strumento di iniziazione dei giovanissimi alla vita adulta, nonché di accettazione nel gruppo dei pari: in realtà è un'estensione mediale da usare sotto la guida di adulti educanti.