Fenomeni Mediali

«Si sono introdotti in una scuola media di Novara, chiusa per il ponte del 25 aprile, e l'hanno vandalizzata, distruggendo alcuni crocifissi e danneggiando i muri di alcune aule con scritte sataniche e blasfeme, per poi postare sui social network i video delle scorribande. Un gruppo di minorenni, alcuni dei quali con meno di 14 anni, è stato identificato dalla polizia» [Ansa].

In viaggio verso la diffusione massiva della realtà virtuale e dell’intelligenza artificiale, da oltre tre lustri stiamo vivendo una nuova fase della rivoluzione mediale, quella degli Smartphone e dei Tablet, veri e propri soggetti attivi nel sistema delle relazioni educanti.

In questi giorni di sconvolgimenti terribili, di violenza e guerra, il mondo educante si è mobilitato in diversa forma per dire 'pace' e 'no alla guerra'.

Una ragazzina di 15 anni è stata vittima di violenza sessuale di gruppo mentre attendeva gli amici per cenare al fast-food nella zona Eur di Roma.

«Sì ai messaggi di odio contro i russi»: con parole di questo tenore, prese a mero titolo esemplificativo da Il Giorno, il 10 marzo scorso si è comunicato che Meta avrebbe tollerato specifici messaggi d'odio sia in Ucraina che in Armenia, Azerbaigian, Estonia, Georgia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Russia, Slovacchia. 

«Abbiamo riportato Guè nella sua vecchia scuola per rispondere alle domande dei bambini e dare un po’ di lezioni di vita da vero G.». Si presenta così sul profilo Youtube di Noisey Italia il video del rapper Gué Pequeno che «risponde alle domande di un gruppo di bambini su soldi, macchine e Cristiano Ronaldo».

 

 

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