Si è rotto l'argine tra consentito e vietato ai minori
(Marco Brusati)
La musica, lo spettacolo ed il divertimento non sono degli accessori, ma parte integrante dei percorsi educativi alla fede: è, questo, un principio da non dimenticare quando si organizzano eventi ecclesiali.
Non ce l’ho con Moreno anche se non sono un suo fan; non voglio fargli la morale, anche se non condivido diverse sue scelte; neppure è mia intenzione dare un giudizio sulla persona, anche se parto dalla sua storia.
L'omicidio di Alatri è purtroppo maturato in un ambiente sociale con un evidente substrato di violenza diffusa, che, dopo la tragedia, si è resa protagonista anche nella rete con messaggi agghiaccianti.
Sono otto gli indagati per l’omicidio di Emanuele Morganti, morto dopo una selvaggia aggressione fuori dal Mirò, una discoteca di Alatri in provincia di Frosinone.
Quando le donne del Family Day vengono offese, perché nessuno si sente in dovere di spendere una parola per loro? Oppure dobbiamo pensare che esistono donne di seria A e donne di serie B?
Il fatto è noto: nella rubrica “Parliamone Sabato” del programma Rai “La vita in diretta” condotto da Paola Perego, si è parlato dei motivi per cui scegliere una fidanzata dell'Est.
Esiste un bullismo femminile meno fisico e più psicologico di quello maschile, fatto di pettegolezzi e paroline all'orecchio; le bulle però non fanno altro che applicare canoni comportamentali socialmente vincenti e condivisi dal mondo adulto.
Il bullismo delle adolescenti è di norma meno fisico e più psicologico: pettegolezzi, paroline all’orecchio, occhiatine, risatine e, persino, calunnie emarginano la vittima.
Il linguaggio dell’educazione sta subendo un cambio di paradigma: parole solide come méta e identità, sono state sostituite da parole liquide come percorso e fragilità, quasi che tra loro fossero incompatibili.
Nonostante si parli sempre più spesso di educazione, la fuga degli adolescenti dalle comunità cristiane dopo la Cresima è in costante aumento.
I figli dei Talent portano canzoni preconfezionate e si sente. Quella vincitrice è destinata ad avere molti emulatori, soprattutto per la coreografia.
“Ha vinto la canzone dello scimmione”. È, questo, un passaggio del dialogo tra alcune signore un po’ attempate che stamattina si stavano incontrando per il cappuccio&brioche domenicale.
L’educazione deve passare da un sano rapporto degli adolescenti con i personal-media, che diffondono modelli antrolopogici agli antipodi sia di quelli cristiani, sia di quelli che possano garantire una primaria convivenza sociale.
Lo sterotipo analitico suona più o meno così: famiglia, scuola ed agenzie educative si rivelano deboli ed incapaci di rispondere al disagio esistenziale degli adolescenti.
Perché un insegnante che dicesse frasi volgari a dei bambini subirebbe sanzioni giuridiche e l’ignominia sociale, mentre dei cantanti, in forza della loro notorietà, si possono permettere di farlo?
Di rientro dalle vacanze di Natale, un insegnante trentenne, maschio, entra in prima elementare e davanti ai bambini di sei anni inizia a declamare: “Guarda, guarda il ca*, che me ne frega".