Intellettualmente non corretto
Ricordate la discoteca di Corinaldo? I suoi sei morti, cinque adolescenti e una mamma, in attesa di Sfera Ebbasta? E lo scandalo per i testi di quel cantante? E la denuncia -senza seguito- per istigazione all’uso di sostanze stupefacenti?
«Instagram è tossico per le ragazze». Sarebbe alla base di disturbi alimentari, depressione, isolamento e persino pensieri suicidi. Facebook, proprietaria di Instagram, lo sa da tempo, ma non vi ha posto rimedio.
Quasi il 20% delle femmine e oltre il 23% dei maschi considera «pratica diffusa» tra coetanei l’invio di video e immagini «seminudi, nudi, per ricevere regali, come ad esempio ricariche telefoniche».
Tra le canzoni più gettonate del Festival di Sanremo, infatti, quella che già si trova nei cellulari dei giovanissimi, c'è «Il mago», del giovane Mudimbi, il cui progetto artistico impone una riflessione che riguarda la dignità della donna.
È essenziale, in ogni piano educativo e pastorale, porsi l’obiettivo primario di conoscere i compagni digitali dei ragazzini, sempre più bambini, lasciati soli ad affrontare un mondo disinteressato al loro bene.
Esther Arén Vidal è Ispettrice-capo della Polizia spagnola che contrasta gli abusi sui minori: è una che il male lo incontra tutti i giorni nei volti distrutti e nei corpi violati di bambine e bambini, ragazzini e ragazzine.
Lo smartphone sta diventando strumento di iniziazione dei giovanissimi alla vita adulta, nonché di accettazione nel gruppo dei pari: in realtà è un'estensione mediale da usare sotto la guida di adulti educanti.
Otium e negotium: tempo libero e lavoro. L’etimologia ci suggerisce un aspetto illuminante per il tempo presente: il neg-otium è un non-otium, ovvero è il lavoro ad essere una pausa tra un tempo libero e l’altro e non è il tempo libero ad essere una pausa tra un lavoro e l’altro.